Other Sandokan titles were written by Italian authors Luigi Motta, Emilio Fancelli and by Salgari's son Omar.Paco Ignacio Taibo II has written a recent Sandokan novel entitled The Return of the Tigers of Malaysia.Gianni Padoan wrote a series of novels that are declaredly a sci-fi reinterpretation of the Tigers of Malaysia series by Emilio Salgari: I misteri della stella nera (Mondadori 1978), I pirati della galassia (Mondadori 1978), Le tigri di Moonpracer (Mondadori 1979), Alla conquista di Rigel (Mondadori 1980).
I pirati della galassia video in italian download
Ciò che rende profondamente, tragicamente, psicologicamente insopportabile il naufragio della Nazionale di calcio non è la evidente inettitudine professionale dei giocatori o la confusione mentale del loro Commissario Tecnico ("Mister", forse da "Mistero" nella semantica del pallone italiano). E' la impossibilità di dare questa volta la colpa ad altri.Non si può inveire contro l'arbitro cileno che semmai si è messo la benda sugli occhi di fronte a un rigore a favore dei nostri avversari sullo zero a zero. Non si può maledire il clima, che era caldo ma neppure lontanamente paragonabile ai forni americani del '94 o tedeschi del 2006, dove pure gli Azzurri di Sacchi riuscirono a sopravvivere fino alla Finale e quelli di Lippi a vincerla. Non si possono immaginare manine o manone del Sistema, di Poteri Forti, Troike, Bilderberg, Trilaterali, Gnomi di Zurigo, turpi banchieri imperialisti, raccomandati, agenti della Cia, essendo improbabile che la piccola, dignitosa, bellissima eppure marginale Costa Rica faccia parte di una Kasta calcistica mondiale intenta a tormentare proprio noi, la Grande Proletaria. La Costa Rica è conosciuta, oltre che per le sue spiagge, soltanto per le banane e il cioccolato, settori nei quali l'Italia, celebre per il banana e per i cioccolatai, modestamente non ha nulla da invidiare a nessuno.Il nostro insopprimibile e confortante vittimismo, quello che deve sempre vedere una causa esterna nei nostri guai personali o collettivi ed esclude a priori ogni responsabilità individuale, la nostra radicata cultura del "c'hanno arrubato la partita" si è schiantata a Recife contro la semplice evidenza di un avversario che ha lavorato meglio di noi e non c'ha arrubato proprio niente. Non ci sarà nessuna Costaricopoli a consolarci.Nessun Komplotto di Kattivi a spiegare perchè Chiellini si perda l'attaccante, Balotelli si perda i gol fatti e Thiago Motta non avrebbe mai potuto vestire la maglia del Brasile.Questa sensazione terribile scava un vuoto psicologico vertiginoso, un abisso sul quale non vorremmo affacciarci perchè sul fondo si intravvede il dubbio che se ci siamo fatti suonare da una dignitosa, ordinata squadretta di calcio, se abbiamo un debito pubblico mostruoso, se abbiamo un'amministrazione pubblica che fa schifo, se abbiamo un sistema giudiziario che impiega lustri per deliberare su una causa condominiale, se per (non) costruire un mostro scellerato come il Mose o una indispensabile variante di valico per la A1 occorrano decenni e miliardi truffati, se grandi strade siano ridotte a budelli per le auto e i furgoni in seconda fila, se non funziona una mazza, se... se... se..., non sia colpa dell'arbitro cornuto, ma dei giocatori. Cioè anche nostra. Per favore, aridatece er gomblotto.
Ancora una segnalazione.Questa volta per una risata acido/amara/effervescente : un aperitivo, o meglio ancora un digestivo.Leggete l'ultimo Guido Ceronetti di oggi su Repubblica di carta.Si scaglia, da vero funambolo del linguaggio , contro la demenziale invasione dell'inglese nella lingua italiana.......Si può' ovviamente essere più' o meno d'accordo, ma si viene travolti dalla sua pirotecnica capacità' inventiva......Ecco, minimo esempio , come riferisce della l'universale mania anglointernettiana :"La pirlolingua degli informatofoni non ha frontiere !"
"In Italia sanatorie, scudi, condoni, sono pane quotidiano. Siamo un paese a forte matrice cattolica, abituato a fare peccato e ad avere l'assoluzione".Con questa dichiarazione la neo-direttrice dell'agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, si è attirata le mie simpatie e contemporaneamente le ire di Libero, un quotidiano che notoriamente si erge a paladino della libera impresa intollerabilmente vessata dal'oppressione statalista e para-comunista, e che dunque non può accettare che l'evasione fiscale trovi una spiegazione diversa da quella che dipinge il cittadino italiano come "quasi legittimato" a ribellarsi al parassitismo fiscale.
Qualcuno potrà dire: ... peccato sia abitato da italiani. Ecco, su questo non sono d'accordo. E' mia opinione che il popolo italiano, tutto, sia migliore della classe politica che attualmente lo sta governando.
@carlovitorioso 28 luglio 2014 alle 20:30.**************Certo che preferisco via Padova.Di Milano, come Celentano, amo le periferie, non il centro ormai lontano dallo splendore della Milano anni '60, pulita, fatta da gente che lavorava, e la domenica andava in piazza Duomo a farsi una bella passeggiata.In una traversa di via Padova, tanti anni fa, in una cantina in affitto suonavo la chitarra con un gruppetto.La periferia di Milano è quella del Giambellino di Gaber, di viale Monza col suo Zelig, dei Navigli coi suoi pub, mostre di pittura, locali con giovani.Il centro, Corso Como,Brera, sono in balìa di modelle, calciatori, vip, e una marea di esibizionisti che solo perché guadagnano si credono esseri superiori.Un tempo via Garibaldi era un fiore, ora non più.Ma non per quelli che mangiano le banane, ma per gli italiani doc.A me non fanno paura gli immigrati di via Padova, a me fanno paura gli arricchiti italiani che hanno devastato il centro.
A proposito dell'annoso problema degli odori provenienti dalle cucine dei vari appartamenti che poi si diffondono a macchia d'olio nella tromba delle scale del condominio causando dei furibondi litigi tra i condomini, dico che nel palazzo dove risiedo (in precedenza abitato da tutte famiglie fiorentine/italiane) si sono trasferiti un nucleo familiare filippino e uno peruviano.Quando nell'edificio non c'erano famiglie allogene si percepivano distintamente gli odori tipici della cucina italiana (ribollita, trippa, bistecca, cavolo, cacciucco, ragù, crostate ecc ecc) ma adesso capita di sentire degli odori non meglio identificati, caratteristici della cucine di altri Paesi, che per qualche condomino italiano non sono propriamente "gradevoli".Io sono un convinto gastronomo multietnico e multiculturalista e penso che ciascuno abbia il diritto di cibarsi di qualsiasi pietanza; dire che gli odori della cucina peruviana o filippina sono odori "sgradevoli" mi pare un chiaro segnale di "razzismo culinario", cioè la teorizzazione della superiorità di una cucina rispetto ad un'altra.
Se ho capito bene, Tavecchio ha fatto un ragionamento astruso e arzigogolato sui giovani calciatori che, prima di essere tesserati dai club italiani, mangiavano le banane.Adesso alcune società vorrebbero che Tavecchio faccia un passo indietro perchè non sarebbe "degno" di diventare il Presidente della FGCI e anche la FIFA e la UE hanno chiesto di fare piena luce sugli iperbolici ragionamenti di Tavecchio per capire se il Mondo del Calcio e la Società Civile in generale può tollerare un certo tipo di linguaggio da parte di una "figura istituzionale".Diciamo che è da almeno venti anni che nel nostro Paese ci sono milioni di cittadini che votano per dei politici che usano abitualmente un linguaggio "simile", cioè un "gergo" spontaneo tipico della gente comune (per esempio indicare gli africani con il termine "bingo bongo") che è agli antipodi dal cosiddetto linguaggio politicamente corretto, ovvero il modo di parlare dei radical chic buonisti, multiculturalisti e terzomondisti.Domandarsi se Tavecchio sia la persona più adatta per com.attere il fenomeno del razzismo nel mondo del calcio, come hanno fatto alcuni dirigenti calcistici, è una cosa che sarebbe "normale" nei Paesi Civili ma allora bisognerebbe chiedersi se anche alcuni Parlamentari sono veramente le persone giuste per com.attere il razzismo e la discriminazione.C'è anche chi dice che le polemiche scaturite in seguito agli improvvidi ragionamenti di Tavecchio siano state sollevate artatamente per affossare la sua candidatura.
Faccio sommessamente notare al compagno Cuperlo che, se vuole essere rispettato, deve smetterla di dividere il Mondo in saggi, umili e lungimiranti riformisti che vogliono uscire dalla Palude "versus" biechi conservatori in cerca di visibilità che vogliono mantenere lo Status Quo.Ormai è palese che nel PD d' i' Renzi esiste una frangia ostile che, nonostante sia una sparuta minoranza, rema contro le epocali riforme d' i' Renzi.Questi sciagurati (Cuperlo, Mineo, Chiti, Civati e altri facinorosi) pretendono rispetto da parte di Matteo (un leader che è stato plebiscitato dalle masse) quando sono loro per primi che rifiutano di sottomettersi a i' Renzi, cioè di conformarsi al Centralismo Democratico (libertà di discussione, unità d'azione).Lo schieramento progressista è sempre stato alla ricerca di un leader che fosse capace di sviluppare una profonda sintonia con l'italiano-medio e adesso che c'è i' Renzi (un Grande Comunicatore Post-Ideologico che sa parlare al cuore, alla mente e alla pancia dell'italiano-medio), ecco che alcuni compagni fortemente ideologizzati lo accusano di essere irrispettoso e, addirittura, di proporre delle riforme che potrebbero produrre una "svolta autoritaria" della nostra democrazia (specialmente se in futuro al posto d' i' Renzi ci sarà un leader che non è un vero democratico).
@ubimel&timlearyAnche io penso che il temibile premier magiaro sia un diversamente-democratico e anche io, come l'amico ubimel, credo di avere una sorta di "radar" (o "sesto senso") che mi permette di individuare i "fascisti" anche quando si "camuffano" da nazionalisti o tradizionalisti o altro.Per esempio Borghezio mi ha sempre dato l'impressione di essere un autentico "fascista" anche se il tonitruante europarlamentare padano militava in una forza politica che era nata da una costola della Sinistra (come disse D'Alema), cioè la Lega Nord per l'Indipendenza della Padania.Diciamo che soprattutto i piddini fortemente ideologizzati come il sottoscritto riescono a "fiutare" ogni tendenza autoritaria/autocratica presente in chicchessia.Noi piddini non-renziani, in particolare, siamo delle vere e proprie Sentinelle della Democrazia e, fin da prima del 1994, abbiamo provato ad avvisare l'italiano-medio a proposito della pericolosità del berluscoleghismo, una forma particolarmente perniciosa di clepto-piduismo xenofobo, ma, come è capitato a Cassandra, non ci ha creduto nessuno, anzi, siamo stati tacciati di essere dei visionari che demonizzavano l'avversario politico.Noi antiberluscoleghisti viscerali siamo stati considerati i responsabili dei successi di Silvio perchè, secondo gli equanimi a-berlusconiani, l'elettorato moderato si sarebbe schierato in massa in difesa di Silvio in reazione ai nostri allarmi sulla nocività del berluscoleghismo.Ma direi che il tempo ci ha dato ragione e infatti qualche giorno fa Borghezio ha dichiarato pubblicamente la sua vicinanza culturale, spirituale e ideologica al Comandante Delle Chiaie, detto "er Caccola". 2ff7e9595c
Commentaires